La biografia di una fashionista

La biografia di una fashionista

Il mio primo ricordo da Fashionista è molto precoce, ero solo una piccola bambina che si voleva vestire con la carta stagnola dei cioccolatini, ma non parlando, non riuscivo a farli capire agli adulti il mio intento.

Nella mia famiglia c’era l’usanza di farsi i vestiti su misura dal sarto, sia gli uomini che le donne e anche noi bambini eravamo impegnati in questa deliziosa attività.

Solo che i vestiti bon-ton che gli adulti sceglievano per me non incontravano i miei gusti da bambina.

Cosi, all’età di 9 anni dopo vari tentativi riusci a cucirmi da sola una gonna fatta con la tovaglia di mia nonna. Fu il mio primo look da fashionista !

Ma anche l’ultimo !

Da adolescente i miei genitori mi lasciavano andare alle feste, non erano troppo severi, ma ci tenevano che io mi vestissi ‘’come si deve’’. Cosi uscivo di casa ‘’come si deve’’ e mi cambiavo nel ascensore prima di entrare alla festa per poi fare il contrario quando la festa finiva.

Cosi un giorno mia madre scopri la busta con i miei vestiti e ciao, niente più feste.

Dovevo aspettare la maturità per decidere in totale autonomia come vestirmi, fin’ora dovevo ancora stare alle regole degli altri, della famiglia, della scuola, della società.

Le regole degli altri creano in noi dei Condizionamenti limitando la libertà individuale. Questo succede anche nella Moda.  Essa è un linguaggio, è un modo per comunicare con il mondo circostante, un modo per relazionarci tra di noi. Ma è soprattutto uno dei pochi mezzi a disposizione per essere noi stessi in un mondo sempre pronto a puntarti il dito a dosso.

Fregatene, vestiti come ti pare e piace ! Sii originale e avrai potere !

(parola di Amira di Transilvania sepolta nella cabina armadio)

” Un giorno una tenda, un giorno una tovaglia, un giorno il sacco della spazzatura, certo che tu non sei come tutte le donne che non sanno cosa mettersi a dosso per uscire” diceva mio marito.

” Ma se tanto sei malata di moda, anziche comprarti tutti giorni dei vestiti fai prima a comprarti direttamente un negozio”.

E cosi fù !

Le Cruelle fu la mia prima Cabina Armadio perche era più di un semplice negozio: fu un Concept Store di Moda, Arte e Design dove alla sera tra una coppa di champagne e due fragole potevi parlare di arte e cinema con i miei amici e clienti.

Sono passati molti anni e molti cambi di guardaroba (mai di taglia) ! Le cose non sono migliorate, la mia malattia da fashionista accumulatrice compulsiva è degenerata dalla fase cronica alla fase acuta.

Oggi la mia Cabina Armadio è stata costretta a traslocare in un deposito showroom di 300 mq, dimostratosi stretti ed insufficienti, con la speranza di alleggerire, di far andare ciò che è ancora bello utile e fashion. La Cabina Armadio di Amira di Transilvania è (quasi) in vendita.

In mezzo ad opere d’arte, tra i miei quadri e sculture, tra i miei libri e oggetti del mio collezionismo, la Cabina Armadio ha aperto le ante !

Amira di Transilvania sepolta nella cabina armadio non è solo un titolo, è un dato di fatto !

La realtà è più reale di quanto sembra !

Migliaia di capi di abbigliamento e accessori tra i più originali e stravaganti.

Da quelli iconici dei grandi griff a quelli da me disegnati durante oltre 2o anni.

Dal vintage al restyling.

Dagli accessori più rari e mai visti al pezzo che hai sempre sognato, QUA TROVI DI TUTTO !

Ordinato rigorosamente per ragione cromatica.

Ed è proprio con questo nuovo spazio che nasce il nuovo Virtual Concept Store per aiutare chiunque non padroneggia ancora bene la questione STYLING di imparare la composizione di un outfit originale e caratteristico e poter acquistare il pezzo mancante per sua guardaroba di successo.